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166 | annie vivanti |
avversione. C’è per esempio Giorgio Whitaker, così gentile e buono.... ebbene, non so dire ciò che soffro quando egli mi si avvicina. E’ come un brivido di terrore che mi percorre alla vista delle sue spalle gagliarde, delle sue mani forti ed abbronzate, de’ suoi occhi grigi che pure mi guardano con tanta bontà. Non so spiegarmi questo senso di raccapriccio invincibile ed irragionevole.
Che le ansie ed angoscie patite nei mesi scorsi mi abbiano sconvolto il cervello?...
Ma torniamo a Luisa. Vedendola da qualche giorno così pallida e smarrita mi dicevo che certo stava in pena per Claudio, da cui non avevamo più notizie. Ma ecco che l’altro giorno ci è giunta da lui una cara lettera, allegra e rassicurante. Ebbene — da quel momento in poi Lulù sembra star peggio di prima.
È vero ch’egli è stato ferito ma — come scrive egli stesso — c’è quasi da rallegrarsene, poichè la ferita non è grave, e nell’Ospedale a Dunkerque egli è lontano da pericoli maggiori.
È stato colpito al ginocchio e potrà forse rimanere zoppo. Ma — dice lui — questo che cosa conta? Di salute, grazie al cielo, sta perfettamente bene.
Naturalmente m’aspettavo che Lulù partisse