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154 annie vivanti


«Ma sentitele!» insistè Giorgio. «Sono gelide.»

E Chérie colla punta d’un dito gli toccò la mano.

«Gelide, davvero,» affermò con profonda commiserazione. E allora Giorgio rise, e rise anche lei.

«Vi assicuro,» confessò il prestigiatore, «che sono nervoso; straordinariamente nervoso. Ho anche il batticuore.»

«Possibile!» fece Chérie.

«Sì, sì, un terribile batticuore,» disse Giorgio; e sospirò profondamente. «Ricordatevi che ve l’ho detto. Farò una figura barbina.»


La fece.

Il primo numero del programma era il suo; e quando egli apparve fu salutato da applausi prolungati ed entusiastici. Ma appena la sala si fu accomodata in un silenzio pieno d’aspettativa, il panico lo colse.

Svariate cose gli scapparono subito dalle maniche; oggetti inattesi che non avrebbero dovuto ancora presentarsi gli facevano capolino dalle tasche; quando voltava le spalle gli si vedeva la schiena gonfia di oggetti nascosti; e per colmo di sventura delle bandierine apparvero e si spie-