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vae victis! 143


IX.

Le placide giornate di settembre passarono; la tranquilla atmosfera inglese, il sano vitto inglese, e la saggia ospitalità inglese — che consiste nel non occuparsi dei propri ospiti, ostentando piuttosto un completo oblìo della loro esistenza — tutto concorse a compiere dei blandi miracoli su quelle tre anime sventurate.

Non già che Mirella ritrovasse la parola; ma Luisa, giorno per giorno, potè notare con palpitante cuore il rifiorire del color di rosa su quelle guancie diafane e vide gradatamente sparire da quegli occhi l’espressione straziante di terrore.

Mirella non piangeva mai, e non sorrideva mai. Sembrava vagare nell’ombra della vita, muta, inconscia e serena.

Ma la vita e la gioia ritornarono frementi e pulsanti nel giovane cuore di Chérie, rivelan-