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108 | annie vivanti |
«Già; sono di gran moda oggi i rifugiati,» osservò Kitty a Miss Lorena Marshall. «Tutte le migliori famiglie ne hanno.»
«Sì, ma via! I Davidson!...» esclamò Miss Marshall. «Come mai possono permettersi questo lusso?»
«Hanno licenziata la cameriera,» spiegò Lady Mulholland, «e fanno fare da sguattera a questa povera donna belga.»
«Che a casa sua,» saltò su a dire Kitty, «era una signora dell’aristocrazia. Molly Davidson mi ha assicurato che è veramente una gran dama! Marchesa, contessa, o che so io.»
«Già;» soggiunse sua madre. «Mi hanno anche detto che i letti li rifà molto male.»
«Povera creatura!» sospirò Miss Jane.
«Secondo me,» proseguì Lady Mulholland, «è assurdo che i Davidson si diano il lusso di avere una contessa forestiera a rifare i loro letti, mentre noi, che abbiamo delle discrete entrate e delle case decenti, stiamo a guardare. — Grazie, cara, due pezzi di zucchero. — Difatti, oggi ho scritto al Comitato offrendo ospitalità ad una famiglia di due o tre persone.»
«Quanto sei generosa!» esclamò Miss Jane; e Miss Julia fece una timida carezza alla mano grassoccia di Lady Mulholland che reggeva la tazza di thè.