Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
...sorella di messalina | 81 |
— Non le occorre niente?
Il cieco ripetè: — No.
Gli occhi della donna vagarono incerti dal padrone allo sconosciuto visitatore.
— Vogliono il lume?
Stavolta fu Alberto che, visto il silenzio del suo compagno, rispose: — No!
Un’altra breve pausa, poi la donna disse:
— Allora me ne vado?
Nessuno le rispose, ed ella, dopo un istante d’incertezza, richiuse l’uscio e si allontanò.
Si udirono i suoi passi aggirarsi per la casa, indi il cigolio della porta d’uscita; un fruscio sul viale... poi più nulla.
E di nuovo il silenzio cadde sui due uomini seduti in quella stanza ormai completamente immersa nell’oscurità.
Ad Alberto pareva di essere piombato in un fantastico sogno pauroso; gli pareva di essere cieco anche lui, trascinato dal suo compagno silente in un nero abisso di tristezza.
Finalmente, quando i suoi nervi non poterono più reggere alla tensione di quel silenzio, egli si scosse e si alzò.
— È inutile che io aspetti, — disse. — Certo non verrà più.
E come un’eco più triste gli giunse nel buio la voce del suo compagno:
— Non verrà più.