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...sorella di messalina | 69 |
— Ma no, no! Tutt’altro, — rispose Alberto.
— Mi chiamo Scotti; — disse il nobiluomo — e questo è mio figlio. Egli desidera parlarle.
— Entrino, prego! — E Alberto stese la mano per guidare nello studio il più giovane dei due; ma questi si ritrasse, tenendo sempre una mano sul braccio del padre.
— C’è qualcuno qui, da lei? — domandò con diffidenza, e la sua voce tremava un poco.
— Nessuno, nessuno! — lo rassicurò Alberto.
Allora i due, tenendosi a braccetto, entrarono.
— Segga, la prego, — fece Alberto, spingendo subito verso il giovane una grande poltrona. Ma quello non ebbe l’aria di accorgersene, e rivolto al padre gli disse a bassa voce qualche parola che Alberto non intese.
Volgendosi al pittore il marchese Scotti disse:
— Mio figlio chiede se Ella può concedergli qualche momento.
— Ma s’imagini! — fece Alberto, sempre più sorpreso.
Allora il vecchio signore salutò cerimoniosamente, e uscì.