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di Raimonda. Essa gli lanciò al passaggio un fuggevole sorriso.


Alberto oltrepassò rapido i due e giunto al ponte Isabella volse a destra e tornò in città.

Chi poteva essere costui?... Raimonda non aveva mai parlato di un amico o di un parente colpito da questa sventura...

Quella sera si recò da lei; la trovò pallida e commossa.

— Hai pianto! — disse lui, scrutandola.

Ella chinò il capo.

— E quel giovane d’oggi, chi era?

La donna non rispose subito; allora egli ripetè la domanda.

Ella esitò ancora un momento prima di pronunciare il nome.

— Adriano Scotti, — disse finalmente.

— Adriano Scotti... non mi è nuovo quel nome, — meditò Alberto, mentre nelle chiare pupille di lei lampeggiava uno sguardo inquieto. — Adriano Scotti... Non ricordo più che cosa ho udito sul suo conto. Qualche storia strana... — E rivolto a lei: — È un cieco di guerra?

Ella scosse il capo.

— No, — disse affrettatamente. E subito lo trasse a sedere accanto a lei e gli parlò di