Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
...sorella di messalina | 149 |
Ella ebbe un grido d’ebbrezza e rovesciò indietro la testa.
— Per me!... Per me! dammi... dammi!
— Sì! sì! per te, — rantolò lui. — Ma prima...
E con gesto fulmineo portò la mano alla bocca, se la riempì della droga, masticò, inghiottì, soffocando e ansando... E per due volte ripetè quell’atto, mentre ella avviticchiata a lui strillava:
— No! no! no! Perchè?... perchè?...
Vacillante, egli si divincolò.
— Ora a te! Prendi! — E le porse la scatola.
La donna indietreggiò, livida, spiritata.
— Dio!... Dio!... Cos’hai fatto! Orrore!... orrore!...
— A te! — ripetè lui, stringendo i denti. — Fa presto... prendi!
— No... no!... — strillò lei, e un terrore pazzo le stralunava gli occhi.
Egli chinò su lei il volto che s’era fatto azzurrastro di pallore; i suoi lineamenti si contraevano in una smorfia orribile:
— Prendi!
Aveva la bocca arida e amara; un brivido di gelo gli scoteva le membra. Sentì che la scatola gli sfuggiva di mano, e la spinse tra