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76 | Naja Tripudians |
Fu grande lo sbigottimento di Myosotis quando egli, salutandola, alzò la sua rossa e fredda manina ai suoi baffi e fece l’atto di baciargliela.
Dopo un lungo mormorio di conversazione preliminare, tutti presero posto davanti a un piccolo palcoscenico adorno di palme. Myosotis e Leslie sedettero, in fila cogli altri invitati, aspettando trepide l’apparizione della sublime Clara Butt.
La pianista, una modesta persona, entrò e fece un piccolo inchino; subito il reverendo Brownlie e il dottor Harding, credendola la diva, iniziarono una entusiastica e calorosa ovazione, ma poi, accorgendosi che erano soli ad applaudire, smisero, assai mortificati.
Ma ecco alfine presentarsi Clara Butt, maestosa e magnifica, con un rotolo di musica tra le mani inguantate, e un pennacchio verde piantato sulla torreggiante capigliatura. Scoppiò unanime l’applauso, che essa accolse con benevolenza e ripetute flessioni del pennacchio.
Indi cantò. La portentosa voce di contralto, larga e calma, le sgorgò dall’ampio petto, in note profonde, vibranti e rimbombanti come quelle di un organo di cattedrale.... Alle due