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Naja Tripudians 67


bile dignità. A dir vero era incerto se quella parola significasse «grazie» o «buonanotte»; ma poichè nessuno degli altri lo sapeva....

— Mi sento male, — disse Lady Randolph Grey a metà colazione; e depose sulla tavola il tovagliolo.

Le giraffe e il «Duca di Norfolk» emisero qualche inarticolato suono di rammarico; il «Principe di Galles» arricciò il fine naso in una espressione d’incredula noncuranza.

La bionda signora uscì maestosamente dalla sala da pranzo, come una bella paranza a vele spiegate, e si ritirò nella sua camera. Chiamò Lucy a chiudere le imposte; si mise a letto e diede ordine che nessuno la disturbasse.

E sola, nel buio, Lady Randolph Grey pensò.

Pensò che Totò le sfuggiva: Totò, il divino Totò, fine e raffinato e depravato e complicato; Totò, che tutte le sue amiche le invidiavano e tutti i suoi amici detestavano; Totò, che le teneva luogo di tutte le perfide femmine e di tutti i brutali maschi che nel passato ella aveva conosciuto e amato e odiato.... Totò, il serafico e satanico Totò, le sfuggiva.

E se Totò le sfuggiva, la vita non valeva più