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Naja Tripudians | 215 |
amor di Dio.... — e gli si aggrappò alla manica. — Venite!
— Dove? — chiese il policeman con grave imperturbabilità.
— Di qui!... di qui!... — E visto la impossibilità di trascinarselo seco, lo precedette, correndo, per la strada donde era venuta.
— Che cosa accade? — chiese lui, camminando lento, ma con passi così lunghi che teneva dietro a lei che correva.
— Mia sorella.... mio Dio!... mia sorella....
— Morta? — chiese il policeman.
— No.... no! — gridò Myosotis, ansimando e singhiozzando; — è chiusa in una casa.... non so.... non so cosa le facciano.... Non ha che quindici anni....
— Ho capito, — fece laconico il policeman.
Volsero l’angolo e si trovarono in un’altra piazza con un giardino nel centro.
Myosotis si fermò titubante. — Di qua!... No! no.... di qua!
E volse correndo a destra.
Il policeman la seguì col suo passo lento e lungo. Il suo occhio percorreva le facciate buie delle case che guardavano colle spente finestre la piazza.