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212 | Naja Tripudians |
gavano verso l’uscio socchiuso della sala da pranzo donde giungevano, in un sommesso mormorio, le voci di Lady Randolph e di Neversol.
Myosotis in preda a un terrore folle sentì che non poteva aprire la porta.
Allora ritraversò l’anticamera e cadde a ginocchi davanti a quella donna. Senza pronunciare una parola — per paura che la udissero! — la implorò, la scongiurò, afferrandole le mani, premendosele al cuore, agli occhi, alle labbra.... muta invocò Iddio e i Santi a commuoverla, a toccarle l’anima....
Ed ecco che alfine, rigida, sonnambulesca, quasi mossa da una forza superiore al suo volere, quella donna si alzò.
Andò alla porta. Colle mani esperte e silenziose premette, sospinse, girò....
La porta era aperta!