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174 Naja Tripudians


dava una stranissima colorazione, ora perlacea, ora cadaverica, ai volti.

Myosotis potè finalmente riavvicinarsi a Leslie, e cingendole col braccio l’esile vita, sedette accanto a lei sul profondo e morbido divano.

Totò si era messo al pianoforte e mollemente, con maestria trascurata, suonava delle danze sincopate, conturbevoli e suggestive. Gli altri uomini erano intorno a Lady Randolph e le parlavano a bassa voce.

E Myosotis reclinata sui cuscini accanto a Leslie, sentendone così da vicino il calmo e dolce respiro, e sulla sua mano, come un morbido manto, i lunghi capelli sciolti di lei, si disse che era lieta d’essere venuta. Pensò che il lusso era piacevole, che la musica di Totò era dolce a udirsi, e che la vita era buona a vivere....

Con lieto impulso si chinò a baciare la guancia di Leslie.

Quella si volse a lei e sorrise.