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148 | Naja Tripudians |
XXIII.
Entrarono, un po’ stanche, un po’ pallide, un po’ freddolose, in una immensa e sontuosa anticamera decorata di arazzi e tappeti orientali; in un antico gigantesco caminetto ardeva il fuoco; e in un angolo una grande pendola antica ritmava lento e forte il passare del tempo. Le due fanciulle si strinsero un po’ più vicine l’una all’altra, sentendosi piccole e sperdute.
Il servitore che aveva aperto la porta prese i bagagli dallo chauffeur, richiuse a chiave e chiavistello la porta, indi sparì colle valigie entro un vasto e lungo corridoio.
Sullo scalone apparve una cameriera in veste nera e cuffia bianca. Le ragazze furono contente di vedere ch’era vecchia e aveva l’aria mite.
— Se le signorine vogliono salire prima di entrare al salone...? — disse con voce piana; e