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122 | Naja Tripudians |
giornale. Vi compio le mansioni più svariate: sono il critico letterario e teatrale; sono il critico d’arte; e — dal giorno lontano in cui la prima ed autentica zia Marianna scappò col proto e con la cassa della redazione — sono la zia Marianna. Molte volte sono anche «Un fedele lettore», o «Un abbonato che protesta», o «Un cittadino sdegnato», spinto a queste svariate attività dal buono ma tirannico direttore del giornale.
«Egli oggi assai si rammarica di veder partire nella mia persona quasi l’intero personale della sua redazione. Anche a me dispiace; ma faccio un passo avanti nel giornalismo: divento redattore-capo della Gazzetta d’Edimburgo.
«Mia madre, che è nativa di quella città, è felice di tornarvi.
«Ecco, signorina Myosotis, tutta la mia semplice biografia.
«Ed ora, se osassi, le chiederei un grande favore. — Oserò, tremando.
«Parto tra otto giorni. Vorrei prima di partire vederla ancora una volta; e vorrei che mi fosse concesso di scorgere per un solo istante la sorellina, la piccola Leslie, dai capelli biondi «come i raggi del sole e della luna misti in-