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i divoratori 239


scriveva Nancy, cercando di non udire lo strimpellamento dei vicini.

Oh glauco-occhiuta, oh cerulo-venata....

— Minna! Minna! cos’è che suonano? — strillava Anne-Marie, saltando dalla seggiola dove l’aveva messa Nancy e correndo in cucina.

Nancy ricominciava:

Occhi d’aurora e bocca di delizia....

— Quella è la canzone della Bowery, — rispondeva Minna, sbatacchiando le posate e i piatti.

— Chi è la Bowery? — chiedeva Anne-Marie.

— Non è nessuno. È un posto pieno di policemen e di chinesi.

Nancy cancellò tutto e ricominciò:

Sei quasi alata ancora! t’inghirlanda
Il biondo fiore della puerizia....

— Me la canti quella canzone, Minna, me la canti? «Go on»!

Allora nella cucina vibrava il forte soprano di Minna:

Casey would waltz with the strawberry blonde,
And the band — played — on —

E l’infantile falsetto di Anne-Marie ripeteva:

Casey would waltz with the strawbeddy blonde,
And the band — play — don.

Ahimè! anche il ciclo dei «Poemi della Puerizia»