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134 | annie vivanti |
tello otto giorni prima che si sposasse. «Puoi contarci. Non più un soldo finchè campo! Dunque scuotiti, dàtti d’intorno, e fa qualche cosa di utile. A questo mondo si deve tutti sgobbare».
Ma Aldo non intendeva di «sgobbare». Rozza, inestetica parola. Come poteva un uomo, col fisico suo, «sgobbare»? Carlo non aveva nessun senso di delicatezza. Già lo diceva anche Clarissa... Ma in questa occasione Aldo non l’aveva consultata, perchè si ricordava di averla sentita dire un giorno: «Io capisco che si adori un uomo, ma non capisco che gli si paghino i debiti».
In breve Nancy scoprì che la sapienza di Aldo non si limitava a conoscere i prezzi delle cose e a saper fare i conti. Egli conosceva anche luoghi e gente a Parigi — luoghi di cui Nancy non aveva mai sentito parlare; gente che Nancy non aveva mai sognato potessero esistere!
Egli le diceva:
— Stasera, Nancy, stasera riderai!...
Ma Nancy rideva poco; rideva sempre meno. E finalmente un giorno le parve che non avrebbe potuto ridere mai più. Dio, Dio! come tutto quello che ella vedeva era orribile! Come tutto le faceva paura, e tristezza, e vergogna!
— Che vuoi, è la vita, mia cara, — diceva Aldo stringendosi nelle spalle col suo solito gesto napoletano. — Come vuoi fare a scrivere libri, se non sai che cos’è la vita!
Oh! ma lei non voleva sapere che cos’è la vita! Poteva scrivere libri anche senza sapere. Ed oh! avrebbe voluto che neppur Aldo sapesse niente! E per pietà, che egli la conducesse via, che si partisse — voleva dimenticare tutte quelle cose e non ricordarsene mai, mai più!
Allora Aldo, che non era cattivo, e che aveva trovato l’iniziazione di Nancy meno divertente di ciò che