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secolo xiv 53

costruito fu distrutto, per la ribellione all’imperatore alla città di Como di coloro che vi abitavano, e gli statuti di Como stabilirono che esso non dovesse mai più risorgere1.

Fra i personaggi di Varenna che maggiormente si distinsero nel secolo XIV, fu Tommaso Serpente che venne nel 1309 inviato dall’imperatore Enrico III al Papa in qualità di ambasciatore, unitamente ad altri tre per domandare la conferma della sua elezione. Il Serponte nel 1313 venne nominato armigerorum praefectus Mediolani.

Secondo un memoriale della famiglia Serponti, da cui stralciamo le seguenti notizie, Simone, figlio del predetto Giovanni, nel 1309 condusse in isposa Margherita di Savoia, vedova di Giovanni di Chalons e sorella di Amedeo.

Un altro personaggio importante della Famiglia Serponti è Antonio, il quale, nel 1385, venne mandato dal comune di Varenna a chieder grazia a Barnabò Visconti per il pagamento di un’ammenda di fiorini 4000 che questi aveva inflitto agli abitanti del borgo.

Dell’esito di questa ambasciata parla un documento che si conserva nell’archivio di casa Serponti:2 Barnabò accoglie in parte la domanda di grazia del Varennesi e condona loro la metà dell’ammenda, esigendo però il pagamento intero ed immediato dell’altra meta, pena la confisca di tutti i beni.

Nel 1378 Giovanni Galeazzo Visconti investe Tommaso Serponti, valoroso soldato, ed il figlio Giovanni, del feudo del castello di Chiavenna ed altri beni.

Giorgio Serponti quondam Giovanni ebbe dalla duchessa di Milano il diritto di vendere ed alienare tanta parte del castello e beni fino alla somma di mille ducati.

Tommaso e Bernardo, padre di Ascanio, furono, il primo, castellano di Como, il secondo, Regio Fiscale Generale nello stato di Milano. Ebbe pure Tommaso dello stesso duca Giovanni Galeazzo Visconti, la cittadinanza milanese l’8 gennaio 1397, come risulta da un diploma nel quale è detto che egli era figlio di Antonio.

Fra i personaggi più noti di questo secolo annoveriamo anche Galeotto dei Balbiani che, alla fine del secolo stesso, divenne capitano della cittadella di Porta Vercellina a Milano. Egli fu padre di quel Baldassare che troveremo poi feudatario di Chiavenna sul principio del secolo XV.

Della famiglia Franzani, originaria dell’isola ricordiamo un Dominus Presbiter Davide Franzani di Varenna, rettore nel 1387 della chiesa di San Martino di Morbegno.

  1. Archivio di Stato di Milano. Governo p. a. Aque. Laghi: Como P. G. cart. 255.
  2. L’archivio di casa Serponti è ma conservato dalla famiglia del maggiore Carlo Pagani.