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della decima di Chiavenna. Infatti Roberto Franzani fa dichiarazione davanti a Raimondo vescovo di Como che egli ed i suoi maggiori tenevano dai vescovi di Como e dalla chiesa comense a titolo di feudo, la metà di tre parti della decima di Chiavenna; vale a dire dal fiume Liri in su verso il borgo di Chiavenna, e in giù per tutta la val Chiavenna, e ciò è provato dall’atto 15 ante Kalendos febbraio 1264, a rogito Goffredo Baccio notaio vescovile.

In seguito lo stesso vescovo, investì della stessa decima Marchese Franzani figlio del predetto Roberto defunto, ed anche Giacomino fratello di Marchese e figlio dal predetto Roberto, come da rogito 12 ante Kalendos maggio 1270, del notaio Stefano Gallazzi di San Giovanni in Conca.

Successivamente frate Leone Vescovo di Como rinnovò la detta investitura a detto Marchese Franzani, come da atto 22 dicembre 1295 a rogito di Amedeo de Forbino notaio di Como. Lo stesso frate avendo avuto certezza che i Franzani quando esso vescovo e i suoi, avevano fatto il loro ingresso in Borgo Vico, gli avevano mosso contro mostrandosegli ostili, e facendo guerra tanto ad esso vescovo come ai suoi fedeli, riuscendo a scacciarlo dalla città e dall’episcopato, privò detti Marchese Giacomo del detto feudo, investendone in sua vece Corrado de Castello di Menaggio, come da atto 8 ottobre 1311 a rogito di Andrea de Turbino.

Avendo detto Corrado rinunciato a detta investitura, pregò il predetto vescovo che ne investisse in sua vece Pietro, Giorgio e Amacristo fratelli, figli del predetto Marchese Franzani, al che annuì il vescovo con atto 1 marzo 1321 a rogito Iacobo de Tino notaio di Como. In seguito morto Giorgio senza lasciare eredi diretti, frate Benedetto allora vescovo di Como, rinnovò la stessa investitura a Pietro e Amacristo fratelli Franzani, come da atto 19 aprile 1336 a rogito di Abbondiolo de Asinago; successivamente il vescovo di Como investi della detta decima il solo fratello Pietro come da atti del 7 gennaio 1343 notaio Tomaso de.... chierico e dell’11 gennaio 1353 a rogito Giovannolo de Fenegrote.

Abbiamo un’altra investitura della stessa decima allo stesso Pietro come da atto 15 dicembre 1258 a rogito Giov. Fenegrote.

Ora il predetto ser Pietro Franzani riceve dai procuratori del Rev. Enrico, vescovo di Como, una nuova investitura per la detta decima e presta il relativo giuramento di fedeltà1.

Il fantasioso Antonio Maria Stampa, nella sua cronaca di Gravedona racconta che nel 1330 in seguito ad una guerra tra i Gravedo-

  1. Archivio della mensa vescovile di Como, vol. III e foglio 74. Imbreviatura feudale. Ser Petri Franzani de Varena.