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le più antiche notizie | 37 |
Fra i personaggi degni di menzione di questo periodo abbiamo il notaio Giovanni detto Sceptrus che ha rogato verso l’anno 1213, come da una pergamena (7092) pagense dell’Ambrosiana.
Della famiglia De Pino citiamo il notaio Isolano De Pino che rogò verso il 1209. (Carte Bonomi, AE XV, 34 pag. 369).
Nel 1225 troviamo poi Joannes filius Insulani Sceptri de Varena notarius, e nel 1228 un Grisantus iudex ac missus domini imperatoris Federici, filius ser Nicolai judicis de Varena. (Braidense. Carte Bonomi AE XV, 34).
Nel 1259 troviamo Allamano de Pino de Varena pronotaio, filius ser Insulani de Pino de Varena. (Carte Bonomi AE XV, p. 563).
Abbiamo un altro notaio in Manfredo de Cantono f. q. Bonapartis de Cantono de Varena che ha rogato verso l’anno 1268. È da notare che i Bonaparte si trovano frequentemente sia in Varena che nell’isola.
In un atto del cartario pagense di Chiavenna del 26 marzo 1193 troviamo un Lanfranco de Serpente de Insula Nova (Varenna) il quale unitamente ad un Balbiano e ad Ottone Franzani pure di Varenna prestano denari al comune di Chiavenna.
In un successivo atto del 4 gennaio 1213 del notaio Lantelmo di Menaggio è nominato un Aurigamis de Superponte de Varena1.
Un Serponti più antico lo abbiamo nell’Isola dove verso il 1100 troviamo un Bertari de Serponte2.
In una memoria che è conservata dagli eredi della famiglia si dice che i Serponti sono originari della Germania. Il primo della famiglia sceso in Lombardia vi sarebbe comparso nei primi anni del secolo XIV e si sarebbe chiamato Tommaso. Questo Serponti fu dall’imperatore Enrico VII spedito ambasciatore presse il pontefice Clemente V. Di questa ambascieria parlano il Lünig (1309), lo Struzio, il Ragnoldi, il Vecerio, il Balusio e Giovanni da Cermenate.
Questo Tommaso Serponti dopo la morte dell’imperatore seguita nel 1313, avrebbe accettato di servire insieme al figlio Giovanni col proprio reggimento di cavalleria nel partito ghibellino dei Visconti in Milano.
Poichè noi abbiamo trovato dei Serponti fin dal XII secolo all’isola Comacina e poi nei XIII secolo in Varenna è da ritenere siano in errore quelli che vogliono dare un’origine tedesca a questa famiglia.
- ↑ Cartario Pagense di Chiavenna, in Periodico della Società storico-comense, fascicoli 93-94-95, pag. 72.
- ↑ Ugo Monneret de Villard, L’Isola Comacina: Regesto dei documenti, pag. 190 della Rivista archeologica di Como, fascicolo 70-71, anno 1914, p. 190.