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appendice 399

Nella sacristia della chiesa di Santa Marta esiste uno stemma in marmo bianco della famiglia Scotti su cui si legge:

mcccli: die iii
marci: hic iacet: d.
dns: zenus: de
scotis

Questa lapide ricorda l’antica e nobile famiglia De Scotis di Varenna, della quale è pervenuta a noi una serraglia d’arco con lo stemma Scotti visibile ancora oggi in Varenna, sulla porta d’ingresso della casa in piazza San Giorgio n. 80 già Vitali, ed ora Calvasina.

Questo Zeno de Scotto, lo troviamo citato come confinante in un atto del 1° agosto 1342 conservato su pergamena dall’archivio arcivescovile di Milano. Nel quale atto si legge: «Prete Andrea de..... prevosto della chiesa di San Martino di Perledo Monte Varenna a nome proprio e dell’intiero capitolo investe Banduccio figlio del fu Ughetto de Ser Domenico di Gitana Monte di Varenna a nome anche di Giov. e Oguibene fratelli figli del detto Ser Ughetto de Ser Domenico di un fondo a presto, campo e vigna in territorio di Gitana confinante a mattina..... a meriggio Pietro detto Capo de Serdomenico e fratelli, a sera Bertiamo detto Firisbata di Bellano, così pure di un altro fondo a campo, prato e bosco in territorio di Pinzo in località detta in Selva detta Marra. Confinanti a mattina Zeno de Scotto e quelli di Conca, a meriggio Pietro detto Borella Deñti di Bellano, a sera bosco comunale di Monte Varenna, a notte Prada.

In un atto di più antica data e cioè del 10 marzo 1296 (Ambrosiana Carte pagensi n. 2185) troviamo ancora Zeno de Scota che firma in Varenna l’atto stesso. Di questo nome Scotti, troviamo un Oberto Scotto a Chiavenna nel 1163, (Vedi Cartario di Chiavenna in Period. Soc. Stor. Comense anno 1912, fasc. 84) un Anselmo Scotto all’isola Comacina nel 1173, e teste in un atto del 30 giugno 1173 al monastero d’Acquafredda.

Il più antico degli Scotti in Varenna è pure un Anselmo probabilmente nipote del precedente. Si tratta di Ser Anselmus de Scottis vel de Scotta f. q. Andree, che il 5 maggio 1278 era teste in un atto rogato in Isola. (A. S. M. Pergamene di Sant’Eufemia (Pacco B.) e il 16 dello stesso mese invece acquistava beni in Varenna dai De Pino, (vedi Archivio notarile in Milano. Processo eredità Scotti Cassa 442-4).

Donde venisse non è certo. Su tale argomento si hanno due curiose informazioni contradditorie nei primi anni del 1500, forniteci dal due noti storici Benedetto e Paolo Giovio. Il primo nell’epistola a Giovanni Maria Scoto, si compiace coll’amico della loro comune remota origine da quel