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PISCICULTURA
Fin dall’anno 1864 Carganico Pietro di Varenna, il prode combattente del Bisbino nel 1848, aveva fatto un modesto impianto di pescicoltura coltivandovi 100000 uova di trote, ma non ebbe fortuna.
Una pagina importante nella storia del ripopolamento piscicolo del Lario loFonte/commento: 527 dobbiamo al Cav. Enrico Burguières che introdusse nel lago Gisazio, frazione di Perledo (fotogr. Adamoli)un salmonide esotico, il coregone, pesce di alto pregio, e che per finezza vien subito dopo la trota. Il Burguières nelle ricche fonti della sua villa Capuana in frazione di Fiume Latte allevò appunto avannotti di coregoni, e ne curò l’immissione nel lago, dopo averne opportunamente rilevate le condizioni d’ambiente e di temperatura. Con costante tenacia, assistito anche dai consigli dell’illustre prof. Pietro Pavesi, egli proseguì per anni in tale opera giovandosi dei migliori metodi di incubazione delle uova artificialmente fecondate, fin à raggiungere non solo la perfetta acclimatazione del coregone nel lago, ma anche il progressivo incremento di tali pesci che costituiscono oggi un importante coeficente della ricchezza economica del bacino.