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appendice | 381 |
Stanza ch’io sempre amai, mio dolce e patrio |
Sul monastero di Varenna ha scritto il parroco di San Giovanni alla Castagna (vicino a Lecco) Don Antonio Invernizzi.
Il libro ha per titolo: «Del monastero di Varenna, di quelli fuori delle mura di Lecco e del soppresso di Castello».
Ha pure scritto sul monastero di Varenna Antonio Balbiani. La sua pubblicazione ha per titolo: «Il Monastero di Varenna».
Stendhal nella sua «Chartreuse de Parme» a pag. 24 così parla del centro lago:
«..... et le hardi promontoire qui sépare les deux branches du lac, celle de Come, si voluptenseFonte/commento: 527 et celle qui court vers Lecco, plein de sévérité; aspect sublime et gracieux, que le site le plus renommé du monde, la baie de Naples, égale, mais ne surpasse point.....
Su Varenna ha scritto anche il poeta Berchet1:
Torna meco, ritorna alle fragranze |
- ↑ Frammenti sul Lario. Scritti verso il 1816 da Giovanni Berchet che aveva il fratello Carlo vice prefetto a Metraggio. I frammenti sul Lario devono essere stati composti davanti al lago, durante le frequenti dimore presso il fratello. I poemetti apparvero sullo Spettatore nel 1816. Cantano la Pliniana, l’isola Comacina, l’orrido di Bellano e Varenna - Almanacco Manuale della Provincia di Como 1880. Antonio Balbiani.