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Come si vede l’odio dei Comaschi per gli Isolani continuava, dopo distrutta l’isola, verso gli abitanti di Varenna discendenti di quelli.

Al 19 del detto mese troviamo un’altra carta dell’archivio di San Lorenzo di Chiavenna che dice «Enrico Bertramino e Giacomo de Ponte, magistrati di Chiavenna, a nome dei massari, debbono pagare un affitto a quei di Varenna, e ricevono quattro lire sui fitti, e tutto ciò per le spese che incontrarono, e incontrano tuttora nel disbrigo degli affari concernenti Milano ed il suo distretto, e quello di Varenna, per ordine dei Signori Andrea di Taranto, giudice dell’imperial curia, e Filippo de Barbario, uno degli addetti al comune di Como»1.

Dagli annali Piacentini si toglie come nell’anno 1239 i Milanesi penetrarono in Como, e ne occuparono le torri, impadronendosi inoltre di Lecco, Mandello e Varenna. Ma l’esercito dell’imperatore entrava nel comitato milanese, mentre le forze della lega andavano indebolendosi: Como, Lecco, Mandello e Varenna si ribellarono ai Milanesi e si dichiararono per l’imperatore2. Il quale, per premiare la città di Como di questo suo atto di fedeltà le concedeva la giurisdizione su Lecco, Mandello e Varenna.

A prova di ciò possediamo un privilegio imperiale del maggio 1240 con il quale Federico II concedeva ai comaschi molti beni e tutto ciò che era di spettanza della chiesa Milanese non solo; ma ordinava loro di presidiare Lecco e la riviera onde proteggere quelle terre minacciate continuamente dai Milanesi3.

In quegli anni vi fu per Varenna, aquanto pare, un periodo di sudditanza bergamasca.

Nella convenzione del 1375 di sudditanza dei Liernesi ai Varennesi sono citati due atti del 1242, 31 agosto, a rogito l’uno Gaspare de Gaia, l’altro Alamanno del fu Isolano de Pino di Varenna, dai quali risulta che, in presenza del podestà di Bergamo, Montanini de Furno di Cremona, si sono assoggettati in tutto e per tutto alla giurisdizione di Bergamo, come a rogito 6 novembre 1242 dal notaro Denterio de Callo.

Da questi atti risulta anche essere detto territorio di proprietà di quelli di Varenna ed avervi Varenna ogni diritto di giurisdizione, mentre non compete diritto alcuno a quelli di Mandello, sebbene vi abbiano esercitato in passato giurisdizione, ma non per titolo legittimo: per abuso e con continua lotta con quelli di Varenna4.

  1. Pergamena di proprietà Santo Monti pubblicata nel Periodico della Società Storica Comense. Fasc. 99-100. pag. 109.
  2. Marchetti G., La legazione in Lombardia di Gregorio da Montelungo. In Archivio della R. Soc. Romana di St. Patria. 1913, vol. 85, fasc. 1. Annales mediolanensis, Muratori, tomo XVI, Cronica Bergomense del Finazzi. Miscellanea di storia italiana, tomo V.
  3. Cachat Alberto, Il commercio di Milano nel Medio Evo. 1914.
  4. Atto del 4 gennaio 1375.