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350 | vittorio adami |
che nel 1894, all’età di 80 anni, venne a morire, compianta da tutto il paese.
Fu a Varenna Angelo Bovio, professore di arpa al Conservatorio di Milano, e vi morì pochi anni sono. Fu apprezzato artista alla corte di Spagna.
Negli anni 1903 e 1904 lo statista Visconti Venosta fu ospite di casa Pirelli detta Tinai.
Visitarono Varenna i principi Umberto e Amedeo che alloggiarono all’albergo Marcionni; la guardia nazionale di Varenna, di Perledo e di Esino per turno fecero guardia d’onore agli augusti principi.
Varenna accolse un altro illustre personaggio: Antonio Fogazzaro.
Il Fogazzaro scrisse i suoi primi versi a vent’anni, nella casa Venini e li pubblicò col titolo «Ricordanze del lago di Como» volle poi eternare nel suo magnifico e suggestivo romanzo Il piccolo mondo antico Luisa Venini e suo marito l’avvocato Giacomo Venini.
Luisa Venini, alla quale abbiamo già accennato, rivive nel libro del Fogazzaro nella figura spirituale di Luisa Maironi,1 e ad essa il Fogazzaro volle dedicare la sua migliore opera in parte da Lei inspirata.
La Luisa Venini spirito nobile, colto ed arguto lasciò un manoscritto di memorie della sua fanciullezza, abbellito da pupazzetti dedicato ai figli, raccolte poi e pubblicate con affetto dalla nipote Amelia Venini. Il compianto Professore Salvioni nella prefazione accenna alla somiglianza tra la signora Carolina madre della Luisa nel Piccolo mondo antico, e la madre della signora Venini, così bene ritratta nelle pagine della figlia. Il Salvioni si riprometteva di sfruttare questo racconto dell’infanzia della signora Venini in rapporto alla Luisa Maironi del Fogazzaro ma la morte troncò i suoi progetti2.
Il giornale L’Adula nel 1926 pubblicò un altro frammento del diario della Luisa Venini: sono pagine lontane per il tempo e per il contenuto da quelle prime tanto fresche e piene di brio; sono invece pagine strazianti che la Luisa ormai nonna, e precisamente nel marzo 1877, dedica all’adorata nipotina Gemma, morta. Ed anche nel disperato dolore della Venini colpisce la somiglianza tra l’espressione del dolore suo, e quello vivissimo della Luisa Maironi per la morte dell’indimenticabile Ombretta del Missisipì.
La Luisa volle che la sua cara Gemma riposasse nel giardino dell’avita villa di Varenna nella cappelletta costrutta per lei tra i pini amorosi, il cielo, il lago e i monti3.