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secoli xix e xx 349


La signora Luisa Venini, moglie dell’avvocato Giacomo Venini, soleva tenere circolo in casa sua, dove si davano anche rappresentazioni di marionette e sedute di spiritismo. Il Marenco aveva anzi ridotto l’Africana per gli artisti di legno.

Un’altra casa ospitale in Varenna era quella di Diego Molinelli a Fiume Latte, e di essa parla il Marchini in alcuni suoi versi dedicati a Fiume Latte.

La località dove sorge la casa dei Tinai, era ed è ancora chiamata Il Pra; ebbene erano tali l’allegria e le chiassate che si facevano in casa Tinai che la gente di Varenna aveva denominato quel luogo il Pra di Matt!

Quando il Braga ritornava da Parigi carico di trionfi e di denari, la signora Luisa Venini che conosceva le manie spendereccie dell’artista, si faceva dare parte del suo gruzzolo per restituirglielo poi al momento della sua partenza per Parigi, perchè altrimenti egli avrebbe in breve consumato tutto.


Altro centro di lieta vita socievole era in casa di Savino Pirelli all’Olivedo, dove per parecchi anni si recò a villeggiare il rinomato scultore Antonio Tantardini di cui Milano conserva opere di grande pregio. Presso di lui convenivano il musicista Marco Sala, Filippo Fasanotti col figlio Fasanottin!1 lo scultore Vela, i colonnelli garibaldini Achille Majocchi, mutilato d’un braccio, e Pietro Spangaro della spedizione dei Mille.

Quando il ministro Depretis e sua moglie Donna Amalia venivano nell’autunno a villeggiare nella villa Buttafava di Bellagio, si recavano spesso a Varenna perchè Donna Amalia era parente dei Venini essendo essa vedova di un figlio di Elena Venini.

Approdavano sempre alla villa dei Tinai sia per trovarvi la lieta brigata sia perchè il Deputato era innamorato di quella località «Sapete che avete un gran bel sito» diceva ai proprietari, «se fossi più giovane la prenderei io». Perchè non solamente non era più giovane, allora, ma soffriva di gotta e camminava a stento.

Fra gli ospiti benemeriti va particolarmente ricordata la signora nobile Carolina Maumary vedova Seuffehereld oriunda di Francoforte, sorella della seconda moglie di D’Azeglio come già abbiamo visto, la quale acquistata la villa del Monastero venne a trascorrere le stagioni estive a Varenna. Essa animata da elevati principi d’umanità, e innamorata dei bambini, volle raccoglierli in un asilo da lei fatto costruire somministrando anche del proprio la refezione. Per vent’anni ella attese alla direzione dell’asilo prodigandovi mezzi materiali e morali, fino a

  1. Il testè defunto notaio Fasanotti di Milano.