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secoli xix e xx 347

in data 14 dicembre 1830, in cui da notizie sulla precaria salute di Enrichetta Blondel, aggiunge che in quel momento in casa del Manzoni vi si trovava come istitutrice una delle sorelle Borsieri1.

Recentemente il museo del Risorgimento di Milano si è arricchito di cinque ritratti della famiglia Borsieri, fra i quali vi sono due miniature pregevoli del Bisi e che portano la data del 1836; rappresentano le sorelle Francesca e Maddalena2.

Sotto il suo ritratto la Francesca scrisse queste parole dedicate al fratello: «Oh mio fratello! Oh mio Pietro! Hai cercato l’immagine della tua Francesca... Eccola! Che ti dica quanto il mio povero cuore abbia diviso le orribili pene della tua prigione. Uscisti alfine, ma oh Dio! voglio non essere più disgiunta da te, voglio darti ogni giorno ogni mia cura».

L’altra sorella Maddalena scrisse invece dei versi:

Ah qual destin ci opprime
Or che abbiam vinto in terra
A noi s’oppone il mar
Il mar che immenso all’occhio
L’eternità somiglia
Dividerci potrà
E l’onda e la catena
L’esilio il nostro amor
Faranno di quel giorno
Un giorno di splendor

Infine dobbiamo anche ricordare il nome del grande musicista Wagner. Le relazioni di lui con Varenna sono ricordate da Guido Marangoni nella sua dotta pubblicazione La Scala in questi termini:

I rapporti cordialissimi strettisi fra Casa Wagner e Casa Lucca in base al duplice comune interesse economico ed artistico, appaiono in molte interessantissime lettere dell’autore di Lohengrin a Cosima sua seconda moglie e alla figlia Eva, l’unica capace di vergarle in un italiano, abbastanza scorretto.

La prima lettera di Wagner è datata da Lucerna il 15 nov. 1869. Nelle quattro fitte pagine il maestro non accenna alle sue opere. È preoccupato soltanto di trovare una villa sul lago di Como, poichè «il dolce clima d’Italia è necessario a colei che oggi si chiama Madama de Bulow, ma che cambierà presto il suo nome col mio». Con trepidazione d’innamorato Riccardo Wagner si rivolge supplice a Giovannina Lucca

  1. Archivio Storico Lombardo, anno 35°. Fasc. XVIII Giuseppe Gallavresi: Fonti sconosciute o poco note per la biografia di Alessandro Manzoni.
  2. Vedi giornale Il Secolo del 17 marzo 1926.