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312 | vittorio adami |
Venini Giovanni e Pietro fratelli . . . . . | L. | 1500 |
Serponti Cesare . . . . . . . . . | » | 175 |
Blondel Emilia . . . . . . . . . | » | 400 |
Blondel Carlo . . . . . . . . . | » | 210 |
Serponti Mirasole Paolo . . . . . . . . | » | 1430 |
Scanagatta Vincenzo . . . . . . . . | » | 116 |
Scanagatta Marianna. . . . . . . . | » | 28,12 |
Venini Francesco ed Elena Grassi Venini . . . | » | 500,00 |
1848
Movimento nel Distretto di Bellano - Lettera del Commissario.
Italia libera - W Pio IX - Morte all’oca bicipite.
Bellano 5 aprile 1848.
«Interesso la tua amicizia a voler procurare che il giornale Il 22 marzo mi sia trasmesso in giornata. Sono già alcuni giorni che non mi provvengono, nè avvisi, nè proclami, nè leggi, mancanza che alla lunga ci obbligherà a costituirci (non ridere) in uno stato indipendente, in una repubblica di Bellano, con nostre leggi separate, sotto il protettorato di Pio IX.
Se per avventura non ti fossero noti i fasti di questi paesi, accennati nel Corriere Mercantile ora politico di Genova del 26 e 27 passato marzo, ed obliati dal diluvio dei nostri giornali, ti dirò che il giorno 19, appena qui giunta la notizia della sollevazione di Milano e Como, abbiamo spiegato una bandiera tricolore al porto lacuale così lunga che riportò il vanto sulle più prolisse bandiere che svolazzino in Lombardia; ci siamo incoccardati, abbiamo costituito un Comitato di salute pubblica, di cui il rispettabile sottoscritto venne eletto presidente; abbiamo attivata la guardia nazionale pel mantenimento dell’interna quiete.
«Tutto ciò nel giorno 19. Primo mio pensiero fu poi di giovarmi della natura topografica di questi luoghi, e delle gallerie che intersecano la strada militare, per disporre la cosa in modo che se i Gniba intendessero tornare alle loro tane per questa buffonescamente detta strada militare, vi trovassero morte e sepolcro ad un punto solo; venne accolta l’idea, ed in un lampo si diede mano all’opera adesso compiuta, per cui t’assicuro che, venendo da Lecco, si possa schiacciare dieci mila uomini prima che giungano a Bellano, e venendo dalla Valtellina ho le mie Termopili ad un punto detto la Caravina dove, senza nostra grave of-