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secoli xix e xx | 311 |
gioioso, e portabandiera degli studenti milanesi, ai primi moti corse a Varenna dove inalberò sulla cima del campanile la bandiera tricolore1. Il 18 Marzo Domenico Arrigoni di Bellano, che si trovava a Vigevano riceveva da Cesare Correnti in nome della commissione dei comitati dell’emigrazione Italiana sedente a Torino l’invito di recarsi a Lecco per promuovere l’insurrezione in Valsassina e per minare le gallerie di Varenna.
L’Arrigoni presi gli accordi con Gabriele Camozzi, col denaro ricevuto da Torino riuscì a mettere insieme ad Arona 5000 fucili, che vennero tosto segretamente avviati alla volta del lago di Como. Egli poi col Camozzi sbarcava la mattina del 22 Marzo a Varenna, e di qui procedeva per la Valsassina. Il 31 marzo con un primo gruppo di volontari sentito che le truppe austriache marciavano verso Lecco, si portò a Varenna di dove per metterli al sicuro imbarcò i fucili per Lugano. Queste notizie vennero date allo scrivente dallo stesso Arrigoni qualche anno fà mentre era ancora in vita.
Intanto a Varenna e a Perledo si preparavano i ruoli per le guardie civiche o nazionali e si sgranellavano fondi per l’acquisto delle armi.
Nell’elenco degli individui scelti per la guardia civica di Perledo, fatto in concorso della deputazione amministrativa e del Preposto locale, dietro ordine del governo provvisorio di Como, in data 26 marzo 1868 e del comitato di sicurezza di Bellano in data 26 marzo figurano 277 individui.
Nell’atto di deliberazione presa dai consigli e convocati dei comuni di Perledo e Varenna, nell’armamento della guardia nazionale in seguito alla circolare 23 giugno 1848 N. 5475 della Congregazione provinciale, troviamo esposto che Perledo dovette acquistare N. 50 fucili col prodotto della legna ed affitto di 260 lotti di bosco, e Varenna 40 fucili col fondo di L. 1500 che il comune doveva riscuotere da quello di Corenno, in restituzione di eguale somma prestatagli nel 1846.
Milano aveva aperto delle sottoscrizioni per provvedere alle spese della guerra, nella lista degli oblatori pubblicata dal giornale «Il 22 Marzo» troviamo le seguenti offerte fatte dagli abitanti di Varenna:
Carganico Antonio . . . . . . . | L. | 120 |
Carganico Don Augusto . . . . . . | » | 120 |
Fratelli Isimbardi . . . . . . . . | » | 2000 |
Benzone Natale . . . . . . . . | » | 120 |
- ↑ Baldassarre Torretta, valente artista, secondo quanto mi raccontava un suo nipote, venne ferito nel 1848 ad una mano e non potendo più portare il fucile divenne portabandiera degli studenti. Dopo il 1848 si rifugiò in Svizzera. È da lamentare che non siano stati rinvenuti i disegni da lui lasciati e che rappresentano la piazza di Varenna qual’era prima che fosse stato costruito l’attuale piazzale e sagrato.