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secolo xviii 293


Della famiglia Scanagatta è da ricordare Giosuè Scanagatta giardiniere dell’orto botanico di Pavia, che fu, a detta dello Scopoli1 di aiuto allo Spallanzani nelle sue vicende botaniche nella regione Lariana.

Ma ancor più notevole di menzione è il cugino del precedente, Gaetano Scanagatta, appassionato raccoglitore di minerali, e proprietario in Varenna di un piccolo museo di storia naturale. Di esso abbiamo già riportato un elenco di piante da lui elencate in Varenna e dintorni.

Egli fu compagno allo Spallanzani con Paolo Sangiorgio ed altre persone nel viaggio intrapreso dal grande naturalista per incarico del Governo, nel luglio 1772, sul Lario, il Ceresio e il Verbano. Lo Spallanzani si recò apposta in quell’occasione a Varenna per visitare la collezione dello Scanagatta che voleva acquistare per il nascente Museo di storia naturale dell’Università di Pavia, ma poi non se ne fece nulla.

Frequenti furono i rapporti tra lo Scanagatta, il Governo di Milano e l’Università di Pavia alla quale fornì esemplari da lui raccolti con instancabili gite nei monti Lariani2.


Ludovico Balbiani, del ramo della famiglia trasferitasi a Livorno, fratello di Benedetto, e console di S. M. l’imperatore in Livorno, chiede di poter succedere nel titolo di conte che godeva il defunto conte Benedetto Balbiani di Varenna, e poichè si trattava di una semplice conferma chiede che la concessione sia fatta da S. M. a tal titolo, altrimenti una nuova concessione importerebbe una tassa di 2230 zecchini.


Nella cronachetta del convento dei frati cappuccini di Lecco di frate Bartolomeo d’Aquate e continuata dal padre Cristoforo De Barsio troviamo a pag. 33 la seguente notizia: Per il capitolo seguito il 14 maggio 1746 fu destinato guardiano del convento Giacomo Antonio da Varenna3.


Della famiglia Greppi abitante ora in VezioFonte/commento: 526, citiamo Fortunato Greppi che visse verso il 1740 e che fu un arcarde. Ha lasciato un suo manoscritto conservato presso la famiglia che ha per titolo: De superstitione et vinculis doemonum secundum aegyptiorum et Chaldeorum dogmata juxta etiam Tychonis calendarium accurate emendatum et philosophiae dialoghis.

  1. Giovanni Antonio Leopoli. Delicia florae et faunae insubriae.
  2. Vedi atti del 30 Congresso geologico italiano. Memorie società italiana scienze naturali. Milano. Vol VI. Fascicolo III, 1601. Prof. Pavese. L’abate Spalanzani a Pavia.
  3. Giuseppe Arrigoni. Documenti inediti riguardanti la Valsassina.