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secolo xviii | 291 |
PERSONAGGI NOTEVOLI
Il marchese Gerolamo d’Adda Salvaterra fu nel 1764 deputato dell’estimo di Perledo.
Il Conte avvocato fiscale Don Giacomo Arrigoni, canonico della Metropolitana di Milano, era nativo di Varenna.
Giovanni Battista Cella di Varenna, acquista a Napoli il titolo di Duca di Frisia. Nel 1750 egli ed il fratello Nicola fanno istanza di poter alienare alcuni beni ereditari esistenti nel territorio di Varenna, al prezzo già convenuto col compratore di lire 8000, anche allo scopo di parziale estensione del legato di lire 14000 fatto da Gasparre Cella iunior, a favore della contessa Donna Teresa Canobia Annone sua nipote.
Nel 1792 il Conte Don Angelo Serponti fu primo deputato dell’estimo di Varenna.
Con diploma 30 giugno 1728, i fratelli Giovanni, Giorgio, Valeriano, Anselmo e Tommaso Serponti ottennero da Rinaldo Duca di Modena il titolo di conte, trasmissibile ai loro discendenti maschi in perpetuo. Con istromento 2 maggio 1691, i fratelli Antonio e Valeriano Serponti, già avevano fatto acquisto da Carlo II re di Spagna del feudo della terra di Mirasole, eretto poi in marchesato da Filippo V nel 1706.
Possediamo un libro di autore anonimo che porta la data del 1756 nel quale sono celebrate le virtù religiose della Marchesa Donna Maria Margherita Serponti nata Durini, moglie al Marchese Giovanni Giorgio Serponti. Il libro è dedicato al celebre cardinale Carlo Francesco Durini1.
Nel 1710 Giuseppe Brentani oriundo di Varenna, è cassiere generale di guerra dell’imperatore in Italia nel 1716. Secondo il dizionario storico blasonico del Crollalanza, lo stemma della famiglia Brentano è identico a quello della famiglia Venini.
Ignazio Venini figlio di Carlo, frate della compagnia di Gesù, fu valente oratore sacro della scuola del Segneri, venne anzi chiamato il Segneri lombardo. Nacque il 10 febbraio 1711 e mori il 30 agosto 1788. Fu rettore del collegio di Brera, ed apparteneva ad un ramo dei Venini che da Varenna si era trasferito a Bellagio.
L’abate Francesco Venini di Giovanni nacque a Varenna il 19 settembre 1737, e morì a Milano il 5 aprile 1820. Fu matematico, poeta, filologo e musicista. Vestì l’abito somasco nel 1755, ed insegnò per alcuni anni nel convento del suo ordine. Fu maestro di scienza a Don Ferdinando Borbone in Parma dove ebbe anche l’ufficio dì direttore della casa di educazione dei paggi, e la cattedra di matematica sublime nell’università. Fu ad Aix in Provenza in qualità di vicario presso quell’arcivescovo.
- ↑ Breve ragguaglio delle virtù della marchesa D. Maria Margherita Durino Serponti. Milano. 1756. Nella stamperia di Pietro Antonio Frigerio.