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secolo xviii | 285 |
In un processo verbale redatto a Perledo il 16 giugno 1796 si legge: «In adempimento del proclama del giorno 22 Pratile, anno IV della Repubblica Francese, emanato dal Generale di Brigata D’Espinoy, stato affisso, premesso il suono delle campane, dal Sindaco Bartolomeo Ongania, al luogo solito, sito nella piazza nanti la chiesa Plebana di Perledo, alle ore 20 del giorno di ieri 15 giugno, si sono prestati li sottoscritti a fare l’esato Inventario dell’oro ed argento e di altri effetti appartenenti alla sovradetta Chiesa, benefici ed oratori figlioli»1.
Nel 1796 compaiono sul lago di Como grosse barche armate di cannoni e montate da soldati francesi. Nel decreto delli 27 novembre 1796, del generale Baraguey di Hillières, comandante la Lombardia, è detto che «le barche armate non sono istituite per impedire la libera navigazione, ma bensì per andare incontro alle frodi che si commettono in pregiudizio del pubblico interesse e dei diritti di finanza».
Queste barche che facevano stazione a Varenna, vennero più tardi soppresse perchè troppo pesanti, e non riuscivano a raggiungere le barche dei contrabbandieri in corsa.
Ma altre barche armate troviamo sul lago nel 1799 per sostenere le operazioni militari degli Imperiali.
Il commissario Giovanni Gattoni di Como venne a Varenna e requisì tutte le navi disponibili coi relativi barcaroli.
Nel 1799 la Brigata Dessoles, composta per metà d’Italiani comandati da Lechi, chiamato dalla Lombardia ad assecondare il movimento delle truppe francesi contro le armate coalizzate che operavono nell’Engadina e nel Tirolo, entrava in Valtellina dal lago di Como.
Il passaggio delle truppe per Varenna, in quell’anno e nei sucessivi fu così forte, che il comune dovette contrarre debiti per provvedere agli alloggiamenti: «Premesso che la comune di Varenna per la di lei località siasi trovata più d’ogni altra esposta al passaggio e stazioni di vari corpi di truppa, e che abbia dovuto sostenere grandiose spese, tanto in trasporti che in somministrazioni d’ogni genere.
Premesso che attesa l’assoluta impotenza della cassa comunale, esausta di mezzi per le fazioni militari sostenute antecedentemente per non compromettere il regolare servizio dell’armata e la sicurezza della propria comune abbiano i di lei rappresentanti ricercata una sovvenzione in tutto di lire 750 che trovarono nella persona del fu cittadino Pietro Aureggi e sotto i patti ed obblighi risultanti dalle scritture dell’11 settembre 1799 e 30 giugno 1800 che in originale s’inseriscono...»2.
Nel 1799 Varenna ebbe a ospitare un personaggio politicamente molto importante, per quanto poco degno, G. B. Sommariva, che già aveva fatto parte dell’Amministrazione generale della Lombardia, ed era