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20 | vittorio adami |
Varenna viene chiamata negli atti pubblici e privati Insula nova ed in qualche atto anche Insula nova sive Varena1.
Un’altra prova ci fornisce l’imposizione da parte degli Isolani del loro rito detto patriarchino perchè conforme alle prescrizioni del Patriarca d’Aquilea. Da allora Varenna non seguì ne il rito romano, nè quello ambrosiano; ma il patriarchino, e, vedremo più avanti, con quanta tenacia i Varennesi abbiano cercato di conservare questa loro costumanza religiosa.
Alcuni storici come il Rovelli e Giov. Battista Giovio, sostengono che il nome d’Insula nova, venne dato dai profughi isolani a quel tratto di lido che trovasi di fronte all’isola e che anche oggidì conserva il nome d’Isola, ma noi li riteniamo in errore perchè, come si è detto or ora, in vari documenti si legge Insula nova sive Varena.
In un documento del 1201 troviamo la denominazione di Borgonovo de Varena: Otto de Casalicio d’Insula cede a Giovanni de Balbiano una casa ed una pezza di terra giacente in borgonovo de Varena ut dicuntur in Pogia de Varena in cambio di altre terre situate nel territorio d’Isola.
Questo documento, che sarà pubblicato in apposito volume, è importante perchè dà le coerenze della proprietà e da esso si è potuta desumere l’ubicazione della casa abitata dai Balbiani la quale si trovava precisamente dove era murato fino a pochi anni or sono, lo stemma di detta famiglia ora conservato nel museo civico di Como. La località Pogia de Varena è l’attuale Poncia di Varena, ossia Punta di Varenna, perchè là la riva si spinge nel lago con una punta di terra.
Fra le coerenze poi, figurano tutti nomi di persone, venute dall’Isola, e perciò è probabile che quella località avesse preso il nome di Borgo Novo, perchè fabbricata dai nuovi abitanti di Varenna.
Perchè gl’Isolani avrebbero preferito Varenna ad altre località del lago di Como? Non è facile la risposta a questa domanda. Parrebbe intanto, come già si è accennato, che gl’Isolani possedessero beni ed avessero interessi in Varenna per aver avuto occasione di recarvisi nel 1123, a nascondere le proprie ricchezze, nella terra degli alleati; ma potrebbe darsi che il luogo d’esilio fosse stato loro imposto dai vincitori comaschi.
Quest’ultima supposizione ci obbliga a pensare che Varenna in quel tempo dipendesse da Como, come propendono a credere il Tatti ed il Rovelli, che, nel confutare la tesi del Lupi circa la giurisdizione di Bergamo su tutta la riva orientale del lago di Como, appoggiandosi a vari diplomi imperiali, affermano che, allo sfasciarsi del Comitato di Lecco,
- ↑ Vedi Mon., Hist. Patr.,, Vol. XVI. — Cerutti, Liber statutorum cumanum. 1188, 10 maggio - Ego Fredus f. q. Lanfranci de Velio de Insula Nova. — Vedi A. S. M. - Fondo religione. Pergamena - Chiavenna, S. Maria - Donna, 10 novembre 1194.