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secolo xviii 239


18. - Francesco Antonio Calvasina qm Domenico pescatore possiede terreni, e desidera la licenza.
19. - Antonio Tarelli qm Carlo barcarolo posiede terreni è di boni costumi come li altri di sopra e umilia la licenza avuta.
20. - Giorgio Vitalli figlio di Francesco calzolaro desiderava licenza.
21. - Francesco Antonio Vittalli figlio di Francesco pescatore desidera la licenza.
22. - Giorgio Scanagatta qm Batta pescatore, possiede terreni, ed umilia la licenza avuta.
23. - Battista Scanagatta figlio separato di Giorgio pescatore desidera la licenza.
24. - Giorgio Venino qm Antonio barcarolo posiede fondi è di boni costumi umilia la licenza avuta.
25. - Francesco Venino qm Antonio molinaro, possiede fondi, è di boni costumi desidera licenza.
26. - Pietro Venino qm Francesco molinaro posiede fondi è di boni costumi desidera licenza.
27. - Battista Venino qm Francesco pescatore umilia la licenza avuta ed è di boni costumi.
28. - Giuseppe Venino qm Pietro molinaro, possiede fondi è di boni costumi, e umilia la licenza avuta.
29. - Giacomo Venino qm Antonio molinaro, possiede fondi ed è di boni costumi, e desidera la licenza.
30. - Giorgio Venino figlio di Francesco molinaro posiede fondi è di boni costumi e desidera la licenza.
31. - Giorgio Venino qm Baldasar pesaro, o sia mercante di pescie, è di boni costumi desidera la licenza.
32. - Bernardo Venino qm Antonio Maria pesaro come supra di boni costumi e desidera la licenza.
33. - Pietro Venino qm Batta posiede fondi desidera la licenza.
34. - Cherubino Fagnani qm Giuseppe calzolaro posiede fondi e tiene barca per suo comodo e umilia la licenza avuta.
35. - Antonio Cavallo qm Carlo Massaro posiede fondi ed ha barca per suo comodo e desidera la licenza.
36. - Giuseppe Greppi qm Carlo molinaro umilia la licenza avuta.
37. - Francesco Cattaneo qm Giuseppe Antonio Massaro è barcarolo, e negoziante di boni costumi umilia la licenza avuta.


«Tutti li sudetti nominati desiderano la licenza, e molti di sudetti non avendola custodita non la ritrovano, e promettono di tener dette barche ben custodite per quanto li possi permettere il loro Porto, massime per essere in quantità le Barche ed il porto piccolo, e massime in tempo di crescenza del Lago».

Nicolao Maguoreg, Cancelliere