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Cella Alesandro figlio di Gaspare nato in Toscana andò ad abitare Milano e domandò la cittadinanza milanese. Suo padre Gaspare era nativo di Varenna dove nel 1693 vi possedeva ancora le case.

Il padre si era partito da Milano ed era andato a Firenze per esercitarvi la mercanzia. Nel 1623 Alessandro abitava a Milano contrada della Spiga contro a Borgo Spesso.

Gli eredi di Gaspare Cella morto nel 1748 fanno istanza in data 28 Agosto 1780 di poter alineareFonte/commento: 526 i loro beni in Varenna e con questo atto si perde la memoria dell’abitazione in Varenna della famiglia Cella1.

Della famiglia Fumeo ricordiamo Andrea notaio in Milano nel 1685.

Della famiglia Forni nominiamo il Dott. Fisico Giovanni Maria Forni, che costruisce in Varenna una casa, e compra dal comune una strada attigua detta la Contrada Forna, per incorporarla nel giardino.

Daremo qui anche qualche notizia della famiglia Sfondrati feudatario di Varenna togliendola da una memoria storica manoscritta posseduta dall’autore.

«La casa Sfondrati viene da Cippo Alemanno, e cominciò a metter piede in Italia Pietro Sfondrato che venne dalla Germania condottiero di 600 uomini d’armi dell’Imperatore Enrico IV, seguito poi da Corradino Sfondrato che scese in Italia l’anno 1311: Fu nominato capitano principale della città di Cremona la quale lo mandò ambasciatore all’incontro dell’imperatore Enrico VII.

L’anno 1412 comparve Bernardo Sfondrati con una compagnia di 100 uomini d’arme, questi si maritò ed ebbe due figli.

Nicolò Sfondrato fu ambasciatore del ducato di Milano presso la Repubblica di Venezia, a Napoli, e presso l’imperatore di Costantinopoli l’anno 1460.

Nell’anno 1550 abbiamo un Francesco Sfondrato Senatore di Torino e di Milano e dell’imperatore Carlo V e da questi nominato governatore di Siena. Francesco Sfondrati, ambasciatore presso l’imperatore Carlo V venne eletto cardinale e vescovo di Cremona e poi sommo pontefice col nome di Gregorio XIV. Paolo, che fu barone della Valsassina e primo Feudatario della Riviera. Dal suddetto Paolo ne venne Ercole duca di Monte Marciano generale di tre pontefici cioè lo zio Gregorio XIIII, Innocenzo IX e Clemente VIII. Questi negli ultimi anni di sua vita si ritirò a Bellagio dandosi alla vita spirituale ed al governo dei suoi sudditi. Ebbe un fratello per nome Francesco, marchese di Montaffia, capitano generale delle armi ecclesiastiche. Ebbe un altro fratello Paolo Emilio, splendido ed illustre cardinale del titolo di Santa Cecilia. Lasciò tutto il suo a

  1. A. S. M. Fidecomessi, D. 212.