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Madrigale


Vedi Varenna ingrata
Che Sirio superno
In mezzo all’estate
Ti fa sentir le pene dell’inferno
Benchè sian temperate
Dal dolce fresco della tua Seretta
Stanza di Pindo a studiar eletta.

L’antipatia per i Varennesi non impediva però al Parlaschino di sciogliere inni alle belle ville del luogo.


Sonetto in lode Della Capoana


     Fiorita Capoana in Paradiso
Dimostra il tuo bel sito a chil rimira
Gode, trionfa e nel partir sospira
Di così presto essere a te diviso.

     Teco vorrebbe in gioia, in festa, in riso
Godere il fresco che da monti spira
Soave in te; ma l’honestà il ritira
Ceder a chi si trova quivi assiso.

     Più vaga sei, quand’Ercole e Bellona
Soggiorna in te con pargoletti amori
Tra laghi, fiumi, fonti, olive e fiori.

     Cosi compita è la tua sorte bona
Chè val al par de più famosi fonti,
Che sian eretti al pian o sopra monti.


Sonetto sopra la Leliana1


     Su la famosa spiaggia Lariana
Le muse i cigni e i Cavaglieri erranti
Scendono in terra al monastero inanti
Che vadino a veder la Capoana

     Miran da presso la gran Leliana
Cipressi, allori, cedri, verdi amanti
E dicon che di pregio e mille vanti
Precede alla Tornese Pliniana

  1. Villa deiFonte/commento: 526 Monestero.