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12 marzo 1669

Ricevei in casa mia per servirmi Jacomo Volontè figlio di ser Antonio di Limido d’accordo di darli per suo salario L. 22 l’anno.

Per conto del suo salario ha ricevuto due camicie nuove di tela nostrana bianca L. 5
E più ha ricevuto un paio di calzoni di panno usati » 4
E più ha ricevuto un paio di calzette di panno fino usato » 2
E più speso per un paio di scarpe comprate a Saronno » 3
E più speso per un capello di paglia comprato a Saronno » 10
E più speso in brazza due di bindello di frisa » 4
E più speso in braza 11 bombasina a soldi 10 il brazo » 5-15
E più speso nella fattura della velata e calzoni e calzette » 1-15

Un curioso particolare era quello della vendemmia a giorno fisso. Abbiamo un ordine del Podestà di Mandello e Varenna, in data 14 settembre 1697, diretto ai sindaci, consiglieri, reggenti e maggiori estimi della comunità di Varenna nel quale è detto:

«A tenore della presente grida si fa sapere a qualunque persona di questo territorio di Varenna che non ardisca sotto qualunque titolo o colore di vendemmiare o far vendemmiare alcuna vigna se prima non sarà stabilita la giornata di fare tale vendemmia come con la presente resta stabilito il giorno 21 del corrente a comparire al luogo solito sotto il coperto a vedere deputare detta giornata per dette vendemmie e cioè col parere dei suddetti sindaci e maggiori estimi e fra tanto resta proibito meter mano a tali vendemmie sotto le pene contenute nella grida di S. E. dell’anno 1670».

In quel tempo il raccolto delle uve era così abbondante che gli abitanti facevano tanto vino da non sapere come smerciarlo.

Infatti nella seguente suplica degli uomini di Varenna al Governatore si legge:

«Li homini della povera comunità di Varenna edificata sopra di un sasso pellato et fidelissima a S. M. et V. E. non vivono d’altro che delle entrate del vino che si raccoglie nel suo territorio essendo questo a uno abbondantissimo di vino non ne trovano denari che non sano come fare a vivere se non sono aggiustati dalla clemenza e bontà di V. E. a qual humilmente supplicano resti servita fargli licenza di mandare fori almeno decemila brente di detto lor vino il che sperano da V. E.»1.

Da Milano vi risponde alla suplica concedendo l’esportazione per sole cinquanta brente.

  1. A. S. M. Documenti diplomatici - Busta 374.