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le più antiche notizie 11

borgo perchè li difendano. Accorrono tutti e dall’alto dei monti e dalle scoscese rupi rotolano ingenti massi in difesa di quelli, dei monti, del lido, e di se stessi.

Quindi una nave tenta con astuzia di fuggire dal porto, ma traggon fuori i remi Cristina e Albenga, due forti navigli così nominati, e la inseguono. Cristina la sorpassa, e gli taglia la via e sospinge verso il lido la fuggente. Atterriti lasciano la sponda gridando e adorano il nume del monte. Sciolta in un baleno e tratta al lago, la rimorchiano e tornati ai loro compagni li ritrovano respinti dai massi che piombano dai monti e stanchi dalla pugna nefasta. Fatta un’inconcussa testuggine si cacciano sotto allo scoglio con faci ardenti, e composta sul fondo una stipa vi appiccano il fuoco, la nave spalmata di pece e resina brucia alle due estremità ed alla parte superiore. L’equipaggio si rifugia sulle vette dei monti scoscesi e la barca è lasciata preda alle fiamme struggitrici.

I comaschi traggono la carena dalla rupe sciogliendo la catena che ve la tiene fissa e lasciando i dolenti nemici tornano felicemente a Como»1.

Riguardo alla giurisdizione ecclesiastica il più antico documento che parli di Varenna, è un breve di Celestino II, dell’anno 1143, a favore dell’arciprete di Monza, pel quale sono enumerate le chiese poste alla dipendenza dell’arciprete stesso, e, fra esse, troviamo la chiesa di S. Giovanni di Varenna, tutt’ora esistente. Le parole del breve sono le seguenti: «statuentes ut quasqumque possessiones quaecumque bona eadem Ecclesia in presentiarum juste et canonice possidet aut in futurum concessione pontificum largitione. E poichè nè in un precedente atto di donazione del 920 di Berengario alla chiesa di S. Giovanni di Monza, nè nelle bolle papali di Calisto II dell’anno 1120, e di Innocenzo II, dell’anno 1135, in cui vengono fatte concessioni di territori all’arciprete di Monza, si trova annoverata la chiesa di S. Giovanni di Varenna, verosimilmente quindi questa chiesa deve essere passata alla dipendenza di Monza, verso l’anno 1143, anno del breve di Celestino II.

La giurisdizione dell’arciprete di Monza, sulla chiesa di S. Giovanni di Varenna, è confermata in un successivo diploma di Alessandro III, dell’anno 1169, nel quale è un’indicazione importantissima, e cioè, che oltre la chiesa, dipendeva da Monza anche la corte di Varenna.

Non si trattava quindi più di una sola dipendenza spirituale, ma anche di dipendenza temporale.

Da quanto precede possiamo anche arguire che in quegli anni la sola chiesa esistente in Varenna era S. Giovanni, che dev’essere anti-

  1. Liber cumanus, Versione in lingua Italiana di Angelo Scalabrini pubblicato nell’Almanacco manuale della Provincia di Como, anno 1888.