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secolo xvii 175


Ecco la dichiarazione autentica di quest’ultimo che è unita al processo:


1688 addi 4 dicembre.

Essendo io infrascritto, stato di ordine di monsignor Pietro visitatore delegato, a visitare la figura di gesso della B. V. sopra Lezzeno et quella diligentemente da me considerata specialmente il sangue del quale resta tinta, dico al mio parere essere sangue naturale miracolosamente scaturito da quella santissima faccia et ciò dico come pitore conoscendo non potersi tingere in quel sito nel modo resta tinto con penello, ecc. ecc. per fede1.

Io Silvestro Venini
con mio giuramento



L’illustre cardinale Federico Borromeo ebbe ad occuparsi di una grossa causa iniziata dalla chiesa di Varenna contro gli eredi e successori della contessa Balbiano, e della quale abbiamo già avuto occasione di parlare.

Gli atti di questa causa furono i seguenti:

1° L’ordine della visita del cardinale Federico Borromeo fatto nel 1619 circa tale causa.
2° Lo strumento della rinnunzia di detta eredità spettante alla suddetta chiesa fatta dai sindaci e uomini di Varenna senza darne parte ai superiori come si può vedere nello strumento rogato dal notaio Giorgio Serponti l’anno 1548.
3° Lo strumento di coesione dell’eredità della sopra detta contessa fatta da Giovanni Maria Scotto e da Augustino Serponti eredi costituiti nella persona di Nicolao Guizardo con la medesima ordinazione posta nel testo suddetto rogato dal medesimo l’anno 1561 il 2 gennaio.
4° La poliza della cessione fatta dal signor Menapace Vicedomino.
5° La lista delli beni di detta eredità con il prezzo convenuto tra li ultimi cessionari, le coerenze e i testi possessori.
6° La liberazione e rinuncia alla detta eredità fatta dagli uomini del comune di Varenna e dal curato e sindaco della chiesa di San Giorgio in favore del sig. Nicolò Guizzardo.

Da queste carte trovate nell’archivio non si sa come sia finita la questione, non pare però che la chiesa abbia potuto ricuperare i beni ai quali aveva rinnunciato con tanta leggerezza un secolo prima.

Una vecchia e sempre risorgente questione era quella se Varenna fosse pieve a sè, o se dipendesse da altra pieve. Gli abitanti di Varenna ritenevano, e con ragione, di non essere sottoposti ad alcun’altra pieve.

  1. Luigi Vitali. Il santuario della Madonna di Lezzeno. Milano, Boniardi-Pogliani, 1888.