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4° che essi sono catastati nell’estimo dei comuni predetti e pagano ogni anno ciò che loro aspetta.

5° che i comparenti e loro danti causa mai pagarono l’annata ora richiesta ma invece, come appare tra l’altro da un ordine dei commissari ducali all’annata dei feudi e delle acque dello stato di Milano, in data 1 settembre 1518, furono esentati sempre del pagamento di detta annata.

Il magistrato in considerazione di quanto sopra concede ai suddetti possidenti l’esenzione dell’annata dovuta1.

Varenna pagava poi una tassa, come tutti gli altri comuni per la manutenzione delle strade. Nel 1521 essendo giudice alle strade il cav. Giovanni Battista Brivio venne pubblicato un nuovo regolamento sulla ripartizione delle spese per la manutenzione delle strade le quali erano in proporzione dei carichi sul sale.

E così Varenna che nel 1591 pagava per staia 88 di sale ebbe il carico di mantenere braccia 303 di strade.

Per una speciale tassa Varenna dovette nel 1577 concorrere alle spese necessarie per eseguire opere di scavo presso Lecco allo sbocco del lago. La somma attribuita a Varenna fu di lire 182 su un totale di lire 25576 per tutte le comunità.

Su proposta dei maestri delle entrate dello stato di Milano il Governo il 7 marzo 1558 concede agli uomini del Monte di Varenna l’esenzione del pagare la somma di lire trecento, soldi sedici e denari tre imperiali (somma eguale ai due terzi del mensile dai detti uomini pagati all’erario l’anno precedente; e ciò in considerazione dei danni loro arrecati da una tempesta che distrusse la maggior parte delle uve2.


CARICHE PUBBLICHE

Al principio del secolo XVI Varenna aveva in Comune con Dervio e Bellano il pretore; Bellano era sede di pretura, e la carica durava un biennio.

Nel 1504 ha principio una lunga controversia fra Giovanni de Fossato e Battista de Froa di Rugasco ambedue in carica, e che pretendevano di esercitarne la funzione con grave scandolo delle popolazioni e a detrimento della giustizia.

Il dibattito giunse al Senato di Milano, che il 30 gennaio 1505 ordinò al referendario di Como d’intimare a Giovanni di Fossato di presentarsi entro i otto giorni davavanti al Senato per presentare le sue carte di nomina sotto pena di multa di 200 ducati. Avendo il pretore

  1. A. S. M. Acque, parte antica. Laghi, Lecco, 281
  2. A. S. M. Culto p. a. Comuni, Varenna. B. 2175.