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secolo xvi 117

e cioè fino alla fine del secolo scorso, e ancora oggi in sacristia si conserva il medaglione della Pace che serviva alla cerimonia.

Della visita del Cardinale a Varenna ricordiamo ancora quest’episodio:

Il Cardinale Carlo Borromeo nella sua visita nel luogo di Varenna, venuto a conoscenza, per informazione dei sindaci e uomini del detto luogo, che molti legati in favore di poveri non venivano esatti incaricava Lorenzo de Serponte, Bernardo de Serponte e Giov. Antonio de Tenchis di cercare con ogni loro mezzo di esigerli e principalmente quelli estratti da un libro turchino dai detti uomini in presenza dello stesso Cardinale che sono i seguenti:


Eredi di Giacomo Marliano

Eredi di Giov. Ant.o Marliano

Eredi di Giov. Pietre e Giov. Dona de Mariano.

Giorgio Venini di Stefano

Giov. Angelo Venini

Giov. Pietro Venini

Matteo Venini

Bastiano Venini

Eredi di Giov. Tenca.

Bastiano Tenca

Eredi di Polo da Balbiano

Eredi di Bernardino Serponte

Baldassare Maza

Eredi di Andrea Maza

Eredi di Gasparino Mazzi

Eredi del Coronino

Giov. Ambrogio Brenta

Eredi di Pietro Serponte1.


Interessante è la nomina dei parrochi in Varenna, che veniva fatta per elezione dagli abitanti. Il 10 giugno 1549 venne rogato dal notaio Cesare Stoppani, l’atto di elezione del Parroco Giorgio de Andreanis, nei quale si legge: Essendo vuota la rettoria della Chiesa di S. Giorgio di Varenna per la morte del rev. prete Antonio de Invitis ultimo rettore, convocato il consiglio del comune e degli uomini di Varenna, il magnifico spett.le sig. Giovanni Antonio f. q. sig. Giovanni, luogotenente del magnifico Gerolamo Stoppa pretore di Varenna, in casa del signor Filippo de Tenchis, a nome suo e dei figli Nicolò, Francesco, Giov. Pietro, Agostino e Giovanni, il ven. sig. pr. Stefano de Dentis cappellano della cappella dell’annunciazione della Beata Vergine Maria, il sig. Ber-

  1. Archivio della Curia Arcivescovile di Milano.