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secolo xvi 113

l’isola d’Elba, dove il 3 maggio 1814 accolse Napoleone che lo nominò tenente generale dell’isola, e durante i cento giorni lo insignì dell’insegna della Legion d’onore1.

Infine troviamo che nel 1848 morì sul campo a Curtatone e Montanara Balbiano Eugenio di Pontedera sergente nelle truppe toscane.

Per quanto non riguardi direttamente Varenna crediamo utile parlare di un cambio di beni avvenuto nel 1500, come si è accennato, tra la famiglia varennate dei Balbiano e il marchese Gio. Giacomo Triulzio.


1500, gennaio 10, venerdì

Il marchese Gio. Giacomo Trivulzio regio luogotenente, abitante in Milano nelle case della curia dell’Arengo, in porta Orientale parrocchia di San Andrea al Muro rotto, da una parte, ed il conte Annibale Balbiano, del fu conte Giovanni, abitante in Milano in porta Nuova parrocchia di S. Eusebio, anche a nome del fratello conte Antonio dottore in utroque jure, dall’altra, fanno tra essi permuta di beni; e cioè:

1) il predetto marchese Trivulzio cede al conte Annibale Balbiano le pievi e le terre di Isola e di Lenno lago e vescovado di Como, vale a dire il luogo e comune di Isola, il comune di Colosino coi nobili e vicini del luogo, il comune e gli uomini di Sala, coi nobili, cittadini e vicini del luogo, il Comune di Lezzeno, il comune di Osuccio, i quali tutti costituiscono la pieve di Isola, il comune di Lenno coi nobili e cittadini di Lenno, i nobili di Mezzegra e il comune di Tremezzo, i quali tutti appartengono alla detta pieve di Lenno, con tutti i diritti, redditi, onoranze, ecc. che ad esso marchese Gio. Giacomo competono, specialmente in forza della donazione fattagli da Francesco Bernardino Visconti regio consigliere, come a rogito Bertolino Pagani notaio milanese; cede inoltre detto marchese Gio. Giacomo a detti conti Balbiano due sedimi in Milano, in parte Comacina parrocchia di San Protaso con edifici, camere solai, corti, giardino, stalle, cantine, e diritti annessi, confinanti da una parte colla strada, dall’altra con maestro Niccolò da Cusano fisico, dall’altra con Scipione e Carlo fratelli Barvara, dei quali sedimi ebbe donazione Catelano Trivulzio dal re di Francia con sue lettere patenti 7 novembre 1499, il quale Catelano li cedette poscia al detto Gio. Giacomo.

2) il predetto conte Annibale, anche a nome come sopra del fratello conte Antonio cede al predetto marchese Gio. Giacomo: 1° la terra e la valle di Chiavenna e la Val di S. Giacomo, con fortezza, dazii, entrata redditi e quanto spettò in passato ad essi conti Balbiano in virtù degli antichi privilegi di concessione feudale; II° il palazzo comitale in Chiavenna con annessi viridario e vigneti, chiamati al Paradiso e al Pino,

  1. G. B. Crollalanza, I conti Balbiano di Chiavenna. In Giornale araldico genealogico diplomatico. Agosto 1876.

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