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rispettarne la sentenza. Eletto arbitro Giorgio Campione del fu Antonio abitante a Varenna, questi, dopo aver vedute e attentamente esaminate le obbligazioni delle parti decide che sia aggiudicato a Giorgio Serdonti il piccolo fabbricato sito in Varenna, contrada Malpaga, e sia aggiudicato a Giacomo e Giovanni de Sogno l’appezzamento di terra di Lierna1.

Abbiamo notizia, di un processo per fabbricazione e spendita di monete false da una supplica anonima:

«Illustrissime et excellentissime domine domine singularissime. L’he carzerato Girardo de Bertarini de Valsassina per havere frabicato et spenduto moneti falsi et licet contra de luy siat tolto testimoni non solum sufficienti a la tortura ma a la condenatione pare che fin al presente nè habi confessato, nè posto è a la tortura, licet el rechieda la raxone, ma sui deffensioni sonno admissi per venir a la absolutione per tal tortuosa via in preiuditio della Ducal Camera de ducati domilia vel circa; et perche restano ancora ad examinar molti testimoni maxime nominati per li altri tolti, non si procede legitimamente a la examinatione di quelli per diffetto del vicario del magnifico messer Francischo Fontana absente, generale commissario sopra li moneti, qual rege et conduce el processo a suo modo, pretendendo a la absolutione per esser pregato da molti et fa demostracione che in tuto se rende suspetissimo et perchè tal enorme delicto si è crimen lese emayestatis et de notabile interesse de la prefata Camera vostra, da cadauno fedele de Vostra Excellentia dè essere vigilante a la punitione et non patir che la prefata Camera vostra cum similati ingani sia fraudata. Il che il vostro servitore... azochè la Camera vostra non sia fraudata et tal enorme delicto non romanga per simulato ingano punito, humiliter supplica che V. E. si degni ad altro a chi pare comettere dita causa onver adioncto daga al dito Vicario, olierendo esso supplicante dicto casu nominarà testimoni, quali, se sarano ben examinati provvarano el delitto, licet li examnati per altro che per ditto Vicario lo proveno se repeticione da essi testimoni qual se la per ditto Vicario sarà fatta cum raxone et non la intrichi per venir also intento de la absolutione2.

E finalmente abbiamo una curiosa e delicata questione, su di una certa Caterina che avrebbe avuto un figlio, da un figlio di Filippo Tenca, e che sarebbe stata messa in prigione e forse anche torturata per strapparle la verità: Antonio Calvasina ne manda la notizia a Giorgio Panizi di Varenna cancelliere ducale a Milano:

«Spectabilis compater carissime. Mand’amo lì da vuy Zorzo da Marliano et mi, Pedro Tarello presente portatore cum certi juditii li

  1. Arch. di St. di Milano. Acquisto Riva, Finolo, c. 89. f. 272, doc. 942, rogito not. Ant. Calvasina di Giacomo.
  2. Arch. di St. di Milano, Famiglie, R. 18, Bertarini.