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CIV

IN LODE DELLA SIGNORA ELISABETTA CAMINER

Al signor conte Lorenzo Tornieri.

Siccome allor che con immote ciglia
il passeggierò attonito vagheggia
nel fòro vicentin l’augusta reggia
del Palladio immortai superba figlia,
stupor eguale, egual diletto ei piglia
se avvien che gli archi o le colonne veggia,
né sa qual cosa preferir ei deggia
poiché tutto lo desta a meraviglia;

cosi, prode Tornieri, allor che degno
il ciel mi feo di comparir innante
a Elisa, onor de l’apollineo regno,

vidi, ammirai, mi piacque in un istante
e il ragionar facondo e il destro ingegno
e le colte maniere e il bel sembiante.

cv

Essendo eletto canonico arciprete di Bassano monsignor Vittorio Tattara.

A la modestia che in tuo cor si chiude
so che dolce non è canto di lode,
ma lo soffri, o signor, ché di virtude
esser deve il mio stil nunzio e custode.

Carmi temprati sovra eterna incude
il bel Medòaco a te sacrar giá gode,
a te che vinci ognor le infami e crude
armi e il velen de la tartarea frode.

Quanto la patria mia, tua dolce madre,
deposta alfin la trista spoglia e negra,
ama chiamar te suo pastore e padre !

Quanto dal ciel, ov’ ha premio e soggiorno,
l’ombra del buon Golini oggi si allegra
te di mirar de la sua veste adorno!