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XCVI
Terminando il reggimento di Bassano S. E. il signor Angelo Barbaro.
Ergi, Calliope, su le aonie cime
non domabil dagli anni altero busto
al saggio eroe, che invitta alma sublime
racchiude in sen sotto sembiante augusto.
Ne le piú culte e non bugiarde rime
vi scrivi appiè come, incorrotto e giusto,
dietro Scauro e Aristide il piede imprime
sul cammin di virtú deserto e angusto.
E mentre a l’onorata immagin diva
di non vulgari ingegni un coro applaude,
tu lo corona di palladia uliva.
Veggalo Invidia e di vergogna e rabbia
tremi confusa, ed Ingordigia e Fraude
vinte si mordan per furor le labbia.
XCVII
SULLO STESSO ARGOMENTO
Signor, tu parti, e pien cosi ne lassi
di tuo governo il core e la memoria,
che pari esempi aver ben può la storia,
ma non alcun che questo vinca e passi.
Quindi hai tolta ogni spene e chiusi i passi,
a chi vien dietro, di maggior vittoria
sopra de l’uman core, e a tanta gloria
per diverso cammin del tuo non vassi.
Ricercheranno un di forse i non nati
perché a si raro memorando esempio
non si veggano altari o templi alzati.
Fama che serba ogni tuo fatto e detto
pronta risponderá che altare e tempio
giá nel cor di ciascun ti venne eretto.