Pagina:Vittorelli - Poesie, 1911 - BEIC 1970152.djvu/357

24

Per la nascita del re di Roma.

Cresci del grande Egioco
cura gelosa e cara,
dal genitore impara
la terra a moderar.

25

Per le nozze Pomini-Mozzini.

Se pien di neve è il monte,
se nudo è l’orno e il faggio,
a la tua Nina in fronte
non ride aprile e maggio?

26

Per le nozze Sernagiotto-Cerato. In nome di Iacopo Rizzo.

Arso è il Parnaso dal cocente sole:
il mio gaudio supplisca a le parole.

27

Per lo stesso argomento. Parla allo sposo il cognato della sposa, Pietro Sacchi.

Pari è la nostra sorte e pari il dono.

Felice tu sarai coni’ io lo sono.

28

Celebrando il primo sacrifizio il reverendo signor don Paolo Fasoli.

Piangesti assai ( J ): non lice
quest’alba funestar.

Ritornerai felice
al sangue d’un aitar.

(1) Alludesi alla morte anteriormente avvenuta d’un fratello del celebrante.