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Ma troppo vaste da solcarsi Tonde,
benché fresc’aura me ne faccia invito,
sono de’ vostri onori ; e giá le sponde
piú non vegg’ io del pelago infinito:
meglio dunque sará pria che s’affonde
la navicella mia guidare al lito:

— Su, nocchier, da’ nei remi e in lieti evviva
le donne salutando or volgi a riva.