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I giovanotti di buon passo avacciano,
mentre vien tentennando il nonno e l’avola;
e giunti a l’uscio lo sposino abbracciano
e il complimento suo ciascuno intavola.

Per vedere la sposa oltre si cacciano,
e chi le loda quel bocchin di fravola,
chi quella dolce guardatura amabile
e chi quella bianchezza inenarrabile.

17

Ma il bravo Pulcinella con quel frivolo
stuolo di scioperoni non si sciopera:
farina dal buratto, acqua dal rivolo
piglia, e va meditando un capo d’opera.

Fa un bel pastone in men ch’io non descrivolo,
quinci a stenderlo in falde egli si adopera;
poscia in tondi cannei le raggomitola,
e que’ cannelli «maccheroni» intitola.

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Cosi sta scritto ne’ vetusti codici
che i maccheroni un giorno si faceano:
ora li spreme il torchio, e in piú di dodici
fogge diverse ogni convito beano.

Puglia e Liguria vi diran, se approdici
legno stranier da tutto il vasto oceano,
che abbandonando le riviere italiche
con questa merce in sen non lo rivaliche.

19

Compiuti adunque, nel laveggio miseli
fin che ben bene gorgogliar si udirono:
col traforato ramaiuol diviseli
finalmente da l’acqua in cui bollirono;
poi di butirro e di formaggio intriseli,
che i lodigiani armenti ci spedirono;
e bramando saper qual lode attenderne
un saggio anticipato ei volle prenderne.

I. VlTTORKLLI, Poesie.

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