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II
IL NASO
1
«Donne gentili devote d’amore»,
perché farmi quel viso arcigno e tetro,
se affine sol di procacciarvi onore
canto le glorie vostre in tosco metro?
— Naso infingardo, naso traditore,
— odo sonarmi bruscamente addietro —
tu del sesso gentil nemico sei
beffando or l’andrienne ed ora i nèi (0. —
2
Io del bel sesso capitai nemico?
Per la sacra «mantiglia» io no, vel giuro,
donne gentili, e se menzogna dico,
appellatemi pur naso spergiuro.
Io voglio ad ogni costo esservi amico,
e perciò d’ esaltarvi ognor procuro,
anzi vogl’ io per confermar la pace
oggi lodare in me ciò che a voi spiace.
3
Pria d’ informar questa nasuta spoglia
chiamò Giove Natura a se davante,
e disse: — In un mortai fa’ che s’accoglia
quanto v’è di piú bello ed elegante. —
Parti Natura da l’eterna soglia
e a l’officina sua volse le piante:
prese in man lo scalpello e in un sol giorno
del viso terminò tutto il contorno.
(i) Si accennano due brevi componimenti dell’autore su tale soggetto.