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XXVI
SULLO STESSO ARGOMENTO
In nome del conte Giuseppe Remondini.
Me giovinetto su l’undecim’anno,
allor che il tronco loioleo fioriva,
signor, guidasti a la felsinea riva
e m’educasti con paterno affanno.
Per te sempre onorate a me saranno
Parti, o Golin, de la tritonia diva,
e i grati miei pensieri infin ch’io viva
sempre del tuo favor memori andranno.
Ah ! se con lieta ed amorosa fronte
seguir mi festi la tua dolce legge
quand’io poggiava su l’aonio monte;
or che nuovo pastore il ciel t’elegge,
ecco Pagnella tua, guidami al fonte,
e non lasciarmi traviar dal gregge.
XXVII
AL N. U. FRANCESCO PESARO
eletto procuratore di San Marco dopo le ambasciate di Francia e di Spagna.
A voi su le felici adriache sponde,
tutta di marmo effigiato e bianco
sorge splendida mole, e il vasto fianco
dilata si che meraviglia infonde.
A voi terreni immensi, agne feconde
e di neri poledri eletto branco;
a voi quando la spiga arde e vien manco,
pronte del Sile e tributarie Tonde.
A voi stese la man cortesemente
il franco re, né fia che vi defraude
d’una gloria immortai T ispana gente.
A voi del patrio mar la donna plaude,
e Tostro non richiesto a voi consente.
Ah, signor, tutto è in voi grandezza e laude!